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CONCLUSIONE

Vivere con il mastiff è un'esperienza unica ed irripetibile che solo chi la prova può capire. Gli inglesi idealizzano questa razza, tanto da classificarla unica nel mondo canino e l'aneddotica antica e moderna sul mastiff, gli dà pienamente ragione. Si legge, infatti, nella "Histoire des chiens célèbres" di De Freville, datata 1796, che in Francia, durante un inverno molto rigido, un lupo affamato abbia cercato di aggredire due bambini in casa entrando da una finestra che aveva sfondato. Il mastiff che stava tornando con la sua padrona, fiutò il predatore e velocissimo, riuscì a difendere i suoi padroncini uccidendo il lupo. Molto suggestiva è la storia di un mercante olandese, al quale, mentre attraversava un bosco, un ladro tese un agguato e lo ferì con un colpo di pistola alla spalla. Il mercante ferito fu difeso dal suo fedele Caesar che, subito accorso, azzannò il ladro uccidendolo. Purtroppo dal bosco uscirono altri cinque banditi che, armati di spada, ingaggiarono con lui una lotta furibonda; ebbene, non solo il cane riuscì a mettere in fuga tutti i ladri, ma con i suoi latrati attirò l'attenzione dei proprietari di una vicina locanda, che prestarono soccorso al malcapitato padrone salvandogli la vita. Una vicenda attuale molto bella e commovente è capitata ad un mio mastiff che ho ceduto ad una famiglia che aveva una bambina di due anni, di cui il cane si è subito affezionato. Era il suo tutore, il suo compagno di giochi, la seguiva ovunque. La bambina un giorno ha iniziato ad andare all'asilo: il pulmino la veniva a prendere il mattino e la riportava a pomeriggio inoltrato. Per Giorgio è stata una tragedia; era triste, non mangiava più e sì riprendeva soltanto quando riappariva la sua padroncina. I genitori allora si sono rivolti alle autorità scolastiche ed hanno ottenuto il permesso di portare all'asilo anche il mastiff. Così Giorgio ha potuto passare una giornata con la sua piccola compagna ed i suoi amichetti e vedere di "persona" che nulla di male le poteva accadere. Dopo quest'esperienza si è tranquillizzato e da quel giorno si è, di nuovo, comportato normalmente. Tutte queste belle storie dimostrano come questa stupenda razza possa naturalmente convivere con l'uomo in modo assoluto, ma perché si stabilisca tale rapporto occorre rispettarla e trattarla come la sua dignità, il suo orgoglio e la sua forza esigono. L'ultima parte di questo capitolo la vorrei dedicare ad un argomento molto importante: "l'addestramento". Nei miei primi anni d'allevatore ero convinto, a causa della forte personalità del mastiff, che fosse impossibile o addirittura sconveniente addestrarlo. In questi ultimi anni mi sono dovuto ricredere, anzi, visti i risultati ottenuti, sono certo che l'addestramento può essere un metodo educativo, sia per il cane sia per il padrone non determinante, ma sicuramente interessante. E' molto importante che l'insegnamento sia condotto da istruttori qualificati, che conoscano a fondo la razza, infatti il mastiff è un cane molto sensibile che ha bisogno di essere istruito con altrettanta sensibilità; solo con questo metodo si può addestrarlo ed avere, così, un fedele amico educato e pronto a dividere con te la sua vita.

Cesare Gilardi